Non si vince per procura

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I sogni infranti di occidentali grandi ma non troppo

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di Guido Di Stefano

   L’occidente ha sempre fatto uso e abuso di truppe mercenarie per vincere il “nemico” di turno e depredarne ricchezze e territorio.

   Costavano i mercenari, che poi godevano del diritto riconosciuto di saccheggio e di ogni immaginabile scelleratezza; al potente guerrafondaio pagatore restavano le casse disastrate, non sempre colmabili con le successive ruberie; ai popoli toccavano lacrime e sangue per esaltare il “gigionesco” trionfo del tronfio signore.

    Oggi si chiamano magari alleati e a loro, per un aiutino militare,   viene comunque consentita qualsiasi nefandezza, in aggiunta ai compensi monetari, con grande turbamento dei militari veri.

   Provate a immaginare il turbamento di un militare, convinto di servire il migliore paese e di difendere gli irrinunciabili principi e diritti umani che gli sono stati inculcati, costretto a “ignorare” i delitti (a danno di civili indifesi, uomini, donne, bambini, vecchi) commessi davanti ai suoi occhi da sadici impuniti.

   E poi perché? Perché dei politici guerrafondai e megalomani si lasciano trascinare dalle lusinghe demoniache del potere e del denaro in guerre “inventate” al fine di potere eliminare fisicamente i fieri aventi diritto e depredarne ogni bene remunerativo distruggendo il resto.

    Eppure trombe e tromboni inneggiano sempre all’esaltazione di quei valori che vengono quotidianamente vilipesi in danno prima dei propri connazionali e poi, più spudoratamente, nei confronti delle genti che non si chinano ai biechi voleri dei nostri burattinai e “perciò” sono nemici. Caspita solo i nemici osano contrastare degli esseri “saggi e buoni” che inseguono per tutta la vita ricchezza e potere, che trascorrono l’esistenza senza vivere, che hanno lestamente venduto cuore-mente-coscienza-anima per qualche lingotto in più!

   Cosa ci tramanda la storia?

   Luigi XIV, il Re sole erede di un trono restituito ai Francesi da Giovanna d’Arco (eroina “abbandonata” a un crudele destino), spadroneggiò in molte parti d’Europa e nel mondo. Non disdegnò l’intolleranza religiosa, la persecuzione degli Ebrei e lo schiavismo. Figuratevi ce l’aveva anche contro il Papato! Non fu certo parsimonioso a corte e neppure in guerra: un’attenta lettura storica ed economica evidenzia che lasciò il disastro nelle casse dello stato e che poi morì proprio “malvisto” dal suo popolo. Allora per molte spese folli pagò il “cattivo” ministro Fouchet.   Ora,addirittura, qualche maligno sostiene che le radici della rivoluzione  del 1789  affondano nel suo regno: ma forse sono chiacchiere gratuite.

   Comunque a “oriente” toccò “duro” con quegli imperiali degli Asburgo e qualche riottoso territorio. Pensò bene di trattenere buoni rapporti con l’impero ottomano (di cui fu anche alleato), incoraggiandolo, spingendolo   a invadere i Balcani per distruggere Vienna e gli Asburgo. Sarà stata forse a dirigerlo  la tendenza (diciamo gallica) emersa ormai da secoli di privilegiare il  “contro” (qualcuno e/o qualcosa) piuttosto che il “per” .

    E gli Ottomani ci provarono e ci rimisero.

    Il cuore dell’Europa si trovò accanto agli Asburgo: Svevi, Polacchi, Franconi, Bavaresi,  Austriaci, Veneziani, Mantovani, Toscani, Siciliani tutti uniti contro l’invasore voluto dalla Francia e “ignorato” dall’Inghilterra. Forse certi  grandi  europei non è hanno poi tanto a cuore il destino di tutti gli altri popoli d’Europa.

    Fu uno smacco terribile per quel re che voleva vincere per procura data agli Ottomani. E allo stesso re un condottiero che difese Vienna diede altri  dispiaceri militari: il principe Emanuele Filiberto di Savoia, a suo tempo deriso dall’arrogante “sole”.

   Sembra che successivamente anche W. Churchill voleva sfondare a Oriente con il “non modesto” aiuto di Americani, Canadesi, Neozelandesi, Australiani, Sudafricani, Francesi, truppe coloniali, Italiani e altri: insomma con tutti gli eserciti occidentali vittoriosi contro i nazisti. Desiderava tanto vincere una guerra “preventiva” contro l’Unione Sovietica e affidava agli altri l’onore e l’onere di vincerla con lui.

     Il sogno si infranse: forse perché Iosif Vissarionovič Džugašvili  ( noto come I. Stalin) conobbe il proditorio disegno e si preparò sul campo; forse F.D. Roosvelt non voleva altri lutti per il suo popolo; forse il generale “Ike” Eisenhower  era stanco delle guerre, non credeva nelle guerre preventive e nel suo intimo era più pacifista di tanti professionisti della pace; forse per la concorrenza di più motivi.

   Non è che B. Obama stia andando meglio.

  Gli USA stanno combattendo parecchie guerre  e guerricciole per procura. Hanno iniziato (tanto per dire) in Afghanistan contro i Russi con i talebani per poi correre a distruggerli in compagnia dei sudditi Europei (ufficialmente liberamente alleati e volontari); sempre in compagnia dei buoni hanno proseguito con altri attacchi immotivati per improbabili e impossibili e indesiderati cambi di governo;  e non potevano mancare le  rivoluzioni  (definite) spontanee , così “spontanee” da essere state decantate dagli aedi di regime come primavere.

   Chissà perché i popoli interessati stanno vivendo l’inferno. Chissà perché per dilatare l’effetto delle primavere è stata fondata l’ISIS. Chissà perché c’è tanta riluttanza a combattere l’ISIS. Chissà perché qualche potente mediorientale colpisce altri popoli invece che l’ISIS.  Chissà perché molte organizzazioni umanitarie (che parlano bene l’inglese) si sono defilate e non tuonano contro i crimini di nuova “generazione”!

    Chissà perché Russia, Cina e altre nazioni accusano proprio alcune organizzazioni o associazioni di diffondere false informazioni  e  di fomentare disordini per destabilizzare e sconvolgere  l’ordine costituito e condurre le nazioni vittime alla sudditanza o schiavitù sotto i “padroni” che li avrebbero elevati al rango di “procuratori” di guerra.

   Sembra di essere tornati agli antefatti della seconda guerra mondiali: Stalin chiamava per fermare Hitler e Francia e Inghilterra “nicchiavano”. Ora Putin chiama per fermare il terrore. Cosa farà Obama? Altre procure fallimentari?

    Ma torniamo ai fatti: la Russia difende i suoi interessi e i suoi confini da gruppi non tanto pacifici. Scattano le sanzioni (imposte a tutti gli stati  della NATO) e l’abbattimento del prezzo del petrolio (previo accordo con l’Arabia Saudita si dice), con svalutazione del valore del rublo. Analisti ed esperti hanno racchiuso gli effetti di queste scriteriate scelte in una frase semplicissima: doppio suicidio assistito per Obama (inteso come USA), poiché gli USA hanno subito danni superiori a quelli della Russia; e per i sudditi Europei ci sono anche molti dolori.

    La storia indica i malefici effetti delle guerre folli contro oriente, specie se per procura.

   Per una semplice “ripicca” Varo perse le migliori legioni di Roma nella Selva Nera; il Re Sole ebbe lo scorno della vittoria a Vienna di un’Europa a lui ancora più ostile; Churchill non l’ebbe vinta con la sua guerra preventiva contro Stalin; Obama ha già perso la sua battaglia di Vienna contro la Russia (che ha avuto l’appoggio imprevisto (dagli USA) di Cina e altre nazioni) e con lui ha perso tutta  l’Europa-NATO.

    Eppure fu un inglese che ai primi del ventesimo secolo battezzò la quasi totalità del continente euro –asiatico come HEARTHLAND.

    Magari un miracolo schiarirà tutte le menti annebbiate che ci stanno trascinando nel baratro. Si ricorderanno che tutti gli imperi hanno una fine? Che l’Occidente “buono” (tantomeno una sola nazione) non può dettare legge in tutto il mondo?

    Altrimenti abbiamo già perso, perché perderemo tutto.

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